
Le relazioni genitori – figli – scuola
“Il bambino non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere”
François Rabelais
Quando la Scuola – dalla materna in poi – entra nella vita di un bambino, irrompe anche nella vita di tutta la famiglia. Organizzazione, emozioni, orari, impegni, risultati, apprendimento, educazione, modelli di vita, insegnanti, regolamenti, relazioni sociali e social…
Intanto ricordiamo che nessun genitore è più vecchio dei propri figli, poiché genitori lo diventiamo nel momento in cui loro nascono; questo significa che impariamo a essere genitori sempre migliori man mano che i nostri figli crescono e noi cresciamo con loro.
Siamo noi che li guidiamo in tutti gli aspetti della loro vita, con le nostre scelte e ancor più con i nostri comportamenti concreti e il nostro esempio. La Scuola è uno di questi aspetti, fondamentale ma non unico: accanto ci sono le relazioni familiari, l’educazione emotiva, le esperienze quotidiane, lo sport, le relazioni con “l’esterno” che diventano sempre più importanti man mano che i nostri figli crescono, ma che cominciano – se ci pensate bene- fin dalla loro nascita. Proprio tenere un buon equilibrio fra tutti questi “aspetti” è uno dei compiti principali dei genitori.
Apprezzati o vituperati, soddisfacenti o poco significativi, la scuola e gli studi scolastici restano sempre una grande opportunità e un’esperienza importante, in ogni caso un punto di riferimento per ogni figlio che comincia ora ad affrontare la vita e che per tutta questa vita continuerà comunque a imparare. I genitori hanno la loro parte perché questa occasione sia colta e non sprecata.
In quali modi potete supportare quotidianamente i vostri figli a vivere più serenamente la scuola, a ricavarne maggiori opportunità e risultati più soddisfacenti, a saper distinguere ciò che è disfunzionale da ciò che non lo è o che potrebbe comunque essere utile?
Perché il risultato complessivo che i nostri figli ottengono a scuola non è certo il diploma o il voto, bensì il frutto di numerose componenti e azioni interattive e complementari: a questo risultato cooperativo concorrono i figli-allievi, la scuola e la famiglia, portando ognuna i propri modi di pensare e di agire. Tutti questi elementi, e molti altri ancora, danno forma alle relazioni del triangolo genitori-scuola-figli e influenzano gli obiettivi che ciascuna parte si dà.
Ogni parte di questo triangolo non è la controparte delle altre due: siamo tutti ai remi nella stessa barca, diretti tutti verso la stessa meta. Ognuno contribuisce come può e ciascuno può contribuire meglio di come fa ora.
In Red&Blog vogliamo offrire ai genitori strumenti di comprensione e di dialogo utili per supportare i figli a conoscere e sfruttare al meglio le loro capacità e a valorizzare le proposte che ricevono dagli insegnanti e dalla scuola in generale, a maggior ragione in periodi difficili come l’attuale, durante il quale aumentano l’incertezza e la responsabilità dei genitori rispetto all’apprendimento dei figli a seguito della didattica a distanza e di tutta una serie di norme restrittive, utili per tutelare la salute fisica, ma che richiedono attenzione continua, buon senso, direzionalità, riflessione e un pensiero flessibile e ampio. Una guida genitoriale, insomma!
Uniremo osservazioni, riflessioni e spunti operativi, da mettere subito in pratica.
Intanto, eccovi il primo: se volete/dovete parlare con i vostri figli di qualcosa di importante, non fatelo mentre state riordinando la cucina, vestendovi per uscire, guardando lo smartphone perché siete in attesa di una telefonata importante o entrando in camera loro con lo stile del vendicatore dei sette mari… Fermatevi e scegliete un momento, anche breve, tutto dedicato a loro e a ciò che vi preme dire loro. Con calma e con cura. Anche se siete arrabbiati! Non rispondeteci che voi non riuscite a farlo… Siamo genitori, quindi sappiamo fare ben di più!
Ileana Moretti e Vincenzo Palma – FormAti
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