Scrivi a mano!

“Sto ringraziando un foglio di carta, ma non sono pazzo, un foglio di carta, spesso, mi aiuta a stare meglio.”
Luigi Cerciello

Non solo i nostri figli, ma anche noi ci siamo abituati a scrivere in prevalenza servendoci della tastiera e del PC.
Saremmo sciocchi a non farlo, perché ci procura innumerevoli vantaggi! Ma anche innumerevoli svantaggi: sta a noi ovviare a questo “inconveniente”.

Scrivere a mano o digitare, attività ben diverse!

In Finlandia a scuola si sta eliminando completamente la scrittura a mano. Intanto scrivere a mano comporta movimenti sottili e ben differenziati, un controllo del rapporto tra occhi e mano che è importantissimo, una pianificazione dello spazio sulla pagina che non viene affidato a priori al layout di pagina…
Include differenze rispetto al tatto perché, se i tasti sono sempre uguali, matite, biro, pennarelli ecc sono “tocchi” diversi..
Include anche l’olfatto, perché matite, biro, pennarelli, pastelli a cera rilasciano, scrivendo, odori diversi. E poi una matita e una biro non lasciano sempre lo stesso tipo di tratto marcato che lascia un pennarello: il modo in cui viene tenuto in mano e manovrato comporta anche qui ulteriori differenze.

Sviluppare una manualità fine costituirà un aiuto fondamentale in tutta la vita. E si tratta di un’abilità che favorirà i vostri figli anche nel praticare uno sport, rugby compreso. Non ci credete? Chiedetelo agli allenatori, cosa significa allenare bambini che hanno poco controllo dei loro movimenti fini…
A proposito dell’acutezza sensoriale e del suo sviluppo inoltre c’è molto da dire: per quanto sia qualcosa con cui siamo in contatto ogni secondo della nostra vita, in genere ci accontentiamo di saperne ben poco. Ricordiamo che il PC è uno strumento. Importante e innovativo, che ha portato alla necessità di una nuova mentalità per chi non sia nativo digitale, ma resta comunque uno strumento. Non la magica soluzione a ogni tipo di problema.
Perché ogni strumento, per innovativo che sia, è usato e gestito da persone! Utilizzare le tastiere fa risparmiare un bel po’ di tempo, ma la scrittura a mano ha un sacco di vantaggi.

Scrivere a mano: tante ricerche a sostegno 

I ricercatori hanno dimostrato che i bambini che sanno come scrivere a mano imparano a leggere più velocemente. Sono anche più abili a conservare le informazioni e a elaborare nuove idee.
“Quando scriviamo, un circuito neurale specifico è attivato automaticamente. Vi è un riconoscimento fondamentale del gesto nella parola scritta, una sorta di riconoscimento reso possibile da una simulazione mentale nel cervello”, ha detto al New York Times Stanislas Dehaene, psicologo presso il Collège de France di Parigi.

Uno studio condotto presso l’Indiana University, negli USA, ha mostrato che quando i bambini scrivono a mano, si attivano tre aree del cervello: il giro fusiforme sinistro, il giro frontale inferiore e la corteccia parietale posteriore. Queste sono le stesse aree che vengono messe in moto quando gli adulti leggono e scrivono. I bambini che digitano tastiere o semplicemente dipingono lettere non mostrano invece alcuna attivazione in queste aree.

Karin James, ricercatrice del Cognitive and Neuroimaging Laboratory dell’Università dell’Indiana, ha detto al New York Times che l’impegno insito nella scrittura a grafìa libera è alla base di questa differenza. Infatti quando si scrive a mano, occorre pianificare ed eseguire un’azione che deve fornire un risultato concreto, sotto forma di una lettera o una parola. “Questa è una delle prime manifestazioni di come il cervello possa cambiare a causa della pratica”, ha spiegato la scienziata.

Altri studi, che confrontano le prestazioni tra bambini che scrivono un testo a mano o digitandolo, hanno dimostrato che i primi producono più parole e idee originali rispetto ai secondi. Non sorprende che i ricercatori abbiano anche scoperto che i bambini con una migliore scrittura avevano anche una maggiore attivazione neurale nella memoria di lavoro. Gli studi suggeriscono che questo è dovuto al fatto che si ha la necessità di elaborare e riformulare tutte le informazioni prima di scriverle. “Noi non scriviamo per esteso così velocemente come quando digitiamo su una tastiera”, afferma Pam Mueller, assistente presso l’Università di Princeton, “ma le persone che digitano tendono semplicemente a trascrivere gran parte del contenuto testualmente senza nemmeno capirlo del tutto”.

E se pensate che i benefici siano solo per i bambini, vi sbagliate. Prendere appunti a mano può aiutare a imparare più velocemente e meglio: dovreste provare anche voi, per attività personali e professionali. Non c’è un limite di età per il miglioramento.

Scrivere a mano: cosa possono fare i genitori

Ora che sapete come funziona, sapete anche quello che dovete fare d’ora in poi: investire un po’ di tempo a scrivere a mano per avere poi un ottimo guadagno in termini di memorizzazione e apprendimento. E continuare a stimolare i bambini perché a casa e a scuola imparino a scrivere a mano, anche in corsivo. Ripristinate quaderni a quadretti, per facilitare ai vostri figli una scrittura più misurata e regolare; successivamente passate ai quaderni a righe (cominciare con un foglio bianco in genere non aiuta…).
Invogliateli a scrivere in corsivo: anche questo facilita lo sviluppo di connessioni spaziali, logiche, visive, manuali ben più dello stampatello!
La didattica a distanza comporta un più stretto rapporto con la tastiera e la scrittura digitale, e proprio per questo è compito dei genitori creare occasioni per scrivere a mano: si tratta di un grande regalo che state facendo ai vostri figli e non solo a quelli più piccoli! Occasioni piacevoli! Non del tipo “adesso devi…”, bensì “scriviamo assieme…”, “come viene questa frase scritta con strumenti diversi: a matita nera, a pennarello, a…?” Tablet e affini sono utilissimi in affiancamento, non in sostituzione. E poi per esempio non sempre il computer è l’unica soluzione alla disgrafia, anche a scuola, e forse vale la pena che anche i genitori lo sappiano…

Ileana Moretti e Vincenzo Palma – FormAti

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